domenica 6 giugno 2010

Forestazione in Calabria, una nuova era ?

Leggendo una dettagliata quanto attenta riflessione dell’on. Trematerra – Assessore Regionale all’Agricoltura e Foreste della Calabria – sul nuovo percorso in cui la nostra Regione si avvia in tema di politiche attive e nella fattispecie sulla forestazione in Calabria, ho constatato quanto è articolato e se vogliamo quanto è complesso il settore. E’ un patrimonio immenso e ricco il nostro, che non è secondo a nessuna delle altre regioni che detengono aree forestali. Il dato esposto dall’on.le Trematerra chiarisce la imprescindibile missione del settore sul fronte naturalistico, della difesa idrogeologica, delle tante economie che in esso si muovono, della occupazione che offre, esalta la funzione ambientale; questi ma anche altri alla fine sono tutti gli ingredienti che costituiscono l’ossatura del nostro territorio.
Certamente condivido le tante ombre che sul settore vi sono. I soggetti che hanno un ruolo nel settore devono migliorare le azioni di coordinamento, essere più funzionali, agire in modo organico, semplificando e riducendo strutture di gestione e procedure rilanciando qualità e progettualità, colpendo sprechi , abusi , sacche di improduttività.
Nella dichiarazione resa dall’on.le Trematerra vengono sciorinati tutti i numeri statistici della forestazione: L’indice di boscosità è del 43% (quello nazionale è del 28% , europeo 30% , mondiale 32%); il 93% della superficie regionale è montagna e collina e solo il 7% è pianura ; abbiamo 650 mila ettari di bosco che costituiscono un patrimonio ambientale formidabile; le ricorrenti calamità naturali, impongono attività di bonifica, manutenzione, salvaguardia, difesa del suolo. Condivido pienamente le linee strategiche pensate dall’Assessore Trematerra per confermare l’identificazione e la intersettorialità a cui appartiene il settore del patrimonio forestale:
1) difesa del suolo e manutenzione del territorio ;
2)realizzazione di interventi produttivi legati alle filiere (Legno, Bosco, Turismo, Energia);
3)infrastrutture Civili e Servizi Collettivi nelle Aree Interne (piazze, verde pubblico, orti
botanici, strade di accesso e di penetrazione, canali di irrigazione, pulizia corsi d’acqua, ecc.);
4) difesa dagli Incendi Boschivi e Protezione Civile.
L’on Trematerra valuta favorevolmente la nascita di una Scuola Regionale di Formazione per Operatori Forestali,…” capace di diventare riferimento scientifico e culturale non solo per i bisogni legati alla riqualificazione degli attuali operai idraulico forestali, ma anche per dotare il nuovo personale di quelle
professionalità specifiche in grado di soddisfare le esigenze del comparto “. Ed infine annuncia la necessità di un Accordo di Programma Quadro far uscire una volta per tutte il comparto dalla provvisorietà e dalla precarietà immaginando, in sostanza, una soluzione strutturale in grado di risolvere l’annosa vertenza della forestazione calabrese”.
Condivido pienamente, anche per la mia formazione personale, i buoni intendimenti dell’Assessore Trematerra che se attuati possono confermare i punti forza che la Calabria ha sempre espresso per difendere il patrimonio forestale, specialmente quando autorevoli personaggi della Lega Nord nel recente passato hanno relegato la Calabria ai “sud del mondo”. Su questo terreno non si dovrebbero registrare dissapori: gli amministratori che oggi la governano, tutti assieme tra i vari schieramenti devono difendere quella identità meridionalista che i calabresi, per la loro intelligenza, laboriosità, etc. in ogni angolo del mondo hanno sempre mostrato guardando tutti a testa alta.